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Spa-Francorchamps Campionato Senior

Spa-Francorchamps

Campionato Vfactor Ferrrai 2004

Il rettilineo davanti ai box è breve, vorrebbe dare una occhiata al tabellone con i distacchi ma non c'è tempo, non si può distrarre, deve rimanere concentrato per la prossima staccata.
Tutte le frenate sono importanti ma questa vale di più. Se freni bene puoi anche guadagnare fino a tre decimi.
Dopo la curva a gomito si scaricano tutte le marce nel tratto in discesa che porta alla prima curva a sinistra, per poi virare decisamente a destra mentre la strada repentinamente sale e quando si giunge al culmine, con il piede a fondo sull'acceleratore e lo stomaco che ti schiaccia i polmoni, il tracciato piega ancora a sinistra.
Si chiama "l'eau rouge" ed è la montagna russa del circuito di Spa-Francorchamps.
Il tracciato, che si adagia sulle Ardenne circondato da folti boschi di conifere, è uno dei più interessanti nel circuit delle corse ed è come avere tra le mani una bella donna.
Le sue ampie curve rievocano prosperose femmine felliniane mentre i lunghi rettilinei ricordano flessuose gambe accarezzate da tremolanti dita di incerte mani, mentre le repentine salite e discese riportano alla mente gli improvvisi cambi di umore a cui il gentil sesso ci ha abituato da tempi immemori.
E' in questo contesto che si consuma il quarto atto del campionato Master ormai giunto a metà del suo percorso.
Nella categoria senior il team GTWR sembra essere a suo agio sul tracciato belga e piazza nelle prime quattro posizioni tutti i suoi rappresentanti.
Per i colori Vivaio nelle qualifiche settimo tempo per l'ormai consolidato Gianluca Favorito sempre in Q3 fino ad ora e 10° tempo per il suo fido scudiero Emanuele Cochi.
In gara partenza con il botto alla prima curva e saftey car subito in pista, la supremazia del team rossonero dura fino al primo pit stop dopo il quale le carte si rimescolano.
Gianluca, con una spregiudicata strategia di gara che prevede le tre soste "brucia le Hard" nei primi dodici giri per poi deliziarci con avvincenti duelli.
Al 16mo giro passa Il Vfactor Bin mentre per il coriaceo Scorpati ci vorranno ben tre giri dando vita ad una coinvolgente lotta.
Alla 40esima tornata delle 44 previste, però, la rivoluzionaria condotta di gara con tre pit stop non da i risultati aspettati e il nostro condottiero si ritrova all'ottavo posto.
Ma come si sa, la fortuna aiuta gli audaci e questa volta la dea bendata gli regala una provvidenziale safety car per una uscita di pista di Diana che permette alle auto di ricogiungersi dando vita ad un finale di gara da girone dantesco.
Ultimo giro al cardiopalma dove Favorito riesce a imporsi sia su Pasquali che su Izzo guadagnando così la 5^ posizione mentre Cochi si presenterà 11° sul traguardo.
Vince Alex Turato, l'outsider dimostra di essere un degno sostituto di Sanacore.
Nella categoria Junior la griglia di partenza vede la quarta pole consecutiva per Davide Bianco, seguono Bellanca terzo, Tozzato quinto Olivini e Contarin rispettivamente decimo e undicesimo.
Partenza regolare per i primi due giri ma un lungo di Caneschi al bus stop innesca una carambola con altre auto Vfactor che obbliga ad una safety car. Quando si riparte nelle prime sette posizioni ci saranno cinque auto Vivaio, ma ci saranno altri due episodi che vedranno protagonista la safety car che sarà la figura di spicco anche nel fine gara.
Le gomme Hard saranno un po ostiche per i piloti vivaio ma alla fine vincerà Davide Bianco con una ottima prestazione, sesto Contarin, ottavo Bellanca, undicesimo Tozzato e tredicesimo Olivini.

Burnout

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