Magistrale prova di Michele Chesini a Spa
Io ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser, e ho visto Mc laren 650S GT3 abbattere il muro dei 2 minuti e 15 sulla pista di Spa.
Avrebbe concluso così il proprio soliloquio Rutger Hauer di fronte ad un attonito Harrison Ford nel film diretto da Ridley Scott se solo la scorsa settimana avesse assistito alla seconda prova del campionato GT3 Vivaio Racing Team.
La gara si è svolta nel famoso circuito di Spa-Francorchamps. Il tracciato, adagiato sulle alture delle Ardenne è per gli addetti ai lavori, una vera e propria università motoristica.
In esso si può trovare il lungo rettilineo del Kemmel capace di stremare i potenti propulsori delle auto in competizione facendo sputare letteralmente i pistoni fuori dai motori, e la repentina “S” che si inerpica verso il Raidillon che prende il nome del “l'Eau rouge” capace di regalare forti emozioni ma anche di stroncare le ambizioni dello sventurato di turno come una mantide religiosa quando ti stringe nel suo fatale abbraccio.
Ma andiamo con ordine. Le prequalifiche danno già una loro prima sentenza.
I 2 minuti e 20 secondi di percorrenza media per completare i 7 chilometri del circuito fanno si che i 50 giri validi obbligatori diventino già un traguardo impegnativo. Così in gara B, il giovedì sera, vi sono già le prime sorprese. Renzo Cuomo e Luca Monelli protagonisti ad Interlagos nella serie inferiore sono assenti per motivi diversi.
Il primo perchè entrato meritatamente in gara A, il secondo riesce a completare il 50esimo giro valido solo qualche minuto dopo la chiusura ufficiale delle prequalifiche rimanendo beffato e fuori dalle gare. La gara B si apre quindi con Alessandro Merlin del team Milano Corse in pole position seguito da Alessandro Modica e Riccardo Paggi entrambi del Vivaio Primavera con quest'ultimo che conquista il terzo posto e la seconda fila in extremis.
La gara parte regolare senza contatti di rilievo se non per un testacoda isolato di Luca Deon, al secondo giro nelle retrovie Michael Cirella va a muro al Radillon coinvolgendo Piercarlo Marino e Fabio Lanza e contemporaneamente Merlin perde la testa della gara a favore di Salvatore Montella per una penalità rimediata all'eau rouge.
Alla fine Salvatore Montella e Cristiano D'Aquino dei GT Raiders faranno rispettivamente 1° e 2° posto, al gradino più basso del podio un grande Luca Deon del team BL Racing che partito ultimo dopo un testacoda iniziale scala la classifica con ottimi sorpassi ai danni di Derro prima, Modica poi e all'ultimo giro su Riccardo Paggi.
La seconda prova vede la griglia invertita rispetto all'ordine di arrivo e Fabio Lanza, sfortunato protagonista nella prima prova, parte in pole position potendo così liberare tutti i cavalli della sua Ferrari 488 tenendo la testa per una buona parte della gara.
Subito dietro Giovanni Pasolini segue in seconda posizione ma un errore lo costringe a lasciare la piazza per un Alessandro Merlin che scatenato insegue Fabio Lanza per passarlo alla mezz'ora di gara.
Finirà così con Alessandro Merlin sul podio più alto seguito da Fabio Lanza e Giovanni Pasolini al terzo posto.
Numerose e avvincenti le battaglie nelle retrovie che hanno regalato colpi di scena per tutti coloro che hanno potuto seguire la gara in streaming.
Il giorno successivo si corre la categoria maggiore che vede un Michele Chesini in grande spolvero.
La prima guida del team Racing ON3 nelle qualifiche sfonda il muro dei 2 minuti e 15 secondi dando ben 5 decimi al secondo classificato Francesco Dondi e 8 decimi alla seconda fila composta rispettivamente da Enrico Contarin e Gianluca Favorito.
In gara non ci sarà storia, Michele prenderà la testa senza mai lasciarla, all'inseguimento si getterà Francesco Dondi dopo aver liquidato Enrico Contarin partito molto bene in partenza ma che sarà passato successivamente anche da Andrea Alberti, e questo sarà il podio della gara 1.
In gara 2 griglia invertita e partenza influenzata da diversi contatti che incideranno sulla gara di Enrico Contarin e Gianluca Favorito che saranno gravemente penalizzati.
La rimonta dall'ultima piazza di Chesini dura il tempo di 5 minuti: al completamento del secondo giro il vincitore della prima prova taglia il traguardo già dalla sesta posizione e mentre continua a lavorare sul coriaceo Mattia Danese il duo di testa Sturiale-Gandolfi si autoliquida in uno scontro a 250 Km/h prima della bus stop.
Una piccola incertezza del pilota vivaio al volante di una performante Lamborghini “all'eau rouge” da lo spunto per il sorpasso facile lungo il rettilineo del Kemmel ed il testimone della testa della corsa passa definitivamente a Michele Chesini che lo porterà a trionfare anche in gara 2. Mattia Danese dovrà ancora cedere la posizione sia ad Andrea Alberti che a Davide Bianco che si piazzeranno rispettivamente al secondo e terzo posto sul podio. Interessante la prestazione di Matteo Nerini, il pilota del team vivaio corse promozione alla sua prima apparizione in gara A segna un rispettabile settimo posto sperando che sia bene augurante le prossime sfide.
Con queste due vittorie Michele Chesini guida la classifica provvisoria con 672 punti seguito da Andrea Alberti a 618 e Francesco Dondi a 616, ma subito dietro spuntano Gianluca Favorito e Davide Bianco pronti a dare grande battaglia nel proseguo del campionato.
Di certo, in quest'ultima gara abbiamo scoperto che gli alieni esistono, solo non si vedono perchè son troppo veloci....
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